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Reviews / testi critici / commenti alle opere/recensioni :

rivista SEGNI D'ARTE copertina 2024

Recensione pubblicata sulla storica 

Rivista SEGNI D'ARTE  nel 2024

diretta dalla curatrice e critico d'arte

Nicolina Bianchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ilaria Mule'
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Claudia De Benedittis è un’artista fedele al dato reale, calma nella stesura del brano pittorico, attenta alla visione: esprime fine dedizione al dettaglio, restituisce incanto.

La rappresentazione della figura umana la vede intenta a catturare volti assorti, atteggiamenti quieti, mitezza d’animo, dimostrando una calda propensione a fermare sulla tela la semplicità di attitudini e atmosfere.

L’intimismo familiare di cui si fa testimone, con uno sguardo affezionato e ricolmo di candore e tenerezza per animali prevalentemente domestici, si apre a scenari ampi e misteriosi, si tinge di malinconia, si riempie di respiro cosmico e misticismo. All’interno di un contesto che si suppone ispirato al naturalismo francese di marca ottocentesca, i suoi scorci paesaggistici ricordano la maestà degli alberi di Théodore Rousseau, quindi ripropongono la celebrazione della vita contemplativa all’aria aperta, fatta di esplorazione e di un auspicato ritorno al mondo verde.

La sua ricerca formale è in evoluzione. Non si limita ai confini di ciò che è noto, ma avanza verso l’astrattismo. Ricorda il cubismo orfico di Robert e Sonia Delaunay, approda a un timido surrealismo, ripercorrendo la via maestra aperta da Salvador Dalí e René Magritte. Le sue sono allusioni delicate, attraverso la magia dei simboli, alle tematiche di ieri, oggi e sempre: la fugacità del tempo, l’impermanenza dell’istante, l’umana caducità terrena, l’alterazione e il degrado di quanto è puro e incontaminato. Non sempre facilmente leggibile, il suo segno si vela, diventa talvolta enigma da decriptare.

 

Ilaria Mulè

Nicolina Bianchi

Istintiva e geniale ideatrice di libere invenzioni creative, Claudia De Benedittis si lascia andare sulla tela con quella sua più intima e naturale chiarezza di forme e dialoghi cromatici.

Voglia di libertà, sì, proprio quella che scopriamo nelle sue più attuali realizzazioni, ed anche quella che Claudia esprime quando vola con il suo gabbiano ad abbracciare azzurri spazi d'infinito. sono spazi interminabili che raccontano da subito la dimensione della inesauribile scarica emozionale che mai l'abbandona in quel dolce modulare vitali equilibri di forme e colori.

Una nuova formula espressiva che ci porta a riflettere di una sua più attuale emancipazione figurativa che passa attraverso  un lento ma deciso cambiamento della sua primaria tecnica fondamentale, la pittura ad olio, assimilata secondo alcuni essenziali insegnamenti, intessuti di classiche elaborazioni figurative e di attenta analisi del colore.

Allora, numerose ricerche e studi erano rivolti all'emozionante rappresentazione del variegato, semplice ma autentico mondo animale, alla natura, e soprattutto alla figura e al ritratto, anima speculare delle sue riflessioni sui valori importanti della vita.

Nel tempo con una diversa maturazione unita ad una innata sensibilità percettiva, l'elegante ed intensa morbidezza dei pastelli, ha preso il posto della sua primaria ispirazione e di quella "cultura" tecnica di tradizione a cui la pittrice forse non sentiva più di appartenere.

Nicolina Bianchi

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18 IMG_8598 quadro MISCELLANEA 2018ok120_edited.jpg
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Nei dipinti di Claudia De Benedittis vengono decantati i sopiti pensieri che, plasmano con estrema armonia i più profondi stati d’animo e, pian piano, una presa di coscienza soggettiva che riflette la capacità di scorgere la bellezza del quotidiano.

Nelle sue mitigate visioni lo spettatore rimane sospeso tra un dolce senso d’ attesa e una magica idea di movimento. E’ ciò che accade, ad esempio, nel dipinto SPIRITO LIBERO E NUVOLE, in cui la sensazione di libertà e del moto del paracadute dialogano dolcemente con le vaporose, quasi evanescenti atmosfere, tra mare e cielo.

L’osservatore percepisce la sensazione di movimento in un’atmosfera di surreale realtà che tende verso una spiritualità leggera dell’essere, quasi ultraterrena: tornano alla memoria le parole di Victor Hugo nei i miserabili:

V’è uno spettacolo più grande del mare, ed è il cielo, v’è uno spettacolo più grande del cielo, ed è l'interno di un'anima.

L’ausilio di una tecnica del pastel soft su pastelmat (cartocino dalla superficie vellutata) , produce effetti di equilibri formali e spaziali che donano suggestive sensazioni e trasparenze, ed è reso ancora più evidente nell’opera  MISCELLANEA, volutamente ESPOSTA COME UN WORK IN PROGRESS .

La natura popola i suoi dipinti: i cieli si stagliano leggeri tra i soggetti in primo piano, quasi a tracciare una mappa di esperienze e sensazioni, pure e meravigliose; sono apparizioni dell’inconscio, del suo passato in un futuro colmo di energia e rivolto all’anima universale e alla bellezza della condivisione.

Ne risulta una figurazione avvolgente attraverso un linguaggio dettato da instancabili fremiti dell’Io, in un clima di solenne grazia e armonia delle forme.

 

Giorgio Vulcano

12 IMG_0397 quadro SPIRITO LIBERO FRA LE NUVOLE.jpg
Giorgio Vulcano

Autrice sensibile e dal tocco soave, Claudia De Benedittis interpreta la realtà attraverso il suo sguardo interiore, attento ai dettagli e prodigo di emozioni.

Abile nell'esecuzione tecnica, si esprime servendosi di tonalità vivaci ed avvolgenti, declinate sia nella brillantezza dell'olio che nella sofficità materica del pastello. Il suo gusto compositivo, spesso mutuato dal mondo della fotografia, predilige tagli netti e puliti che restituiscono al fruitore istanti eterni, in grado di cristallizzare con grande efficacia emotiva sguardi, gesti e sensazioni. 

Osservatrice curiosa ma discreta, indaga con perizia psicologica la relazione uomo/animale e uomo/natura, individuandone i punti salienti e concentrandosi sugli aspetti più intimi, legati all'introspezione ed alla riflessione dell'anima su di sé. Ogni opera infatti pare permeata da un lieve soffio vitale che dona potenza espressiva al soggetto raffigurato. Che si tratti di un animale domestico o di un esemplare selvatico, è difficile non sostare di fronte ad occhi così interlocutori, veri e carichi di sentimenti e fierezza. Lontano dall'essere considerato un soggetto subalterno, ogni animale acquista una nuova dignità, che consente all'autrice di raccontare con grazia la storia di un viaggio o di un'amicizia fedele.

Validi esempi di questo solco narrativo, le opere Legami e Mare amore coscienza raccontano due aspetti complementari del rapporto tra l'uomo e ciò che lo circonda. Se da un lato mani nodose, che avvertono il peso del tempo, trovano e donano conforto in un attimo di tenerezza e complicità, dall'altro, in un universo distante, l'uomo agisce con violenza ed ignoranza, compromettendo il capolavoro della natura. 

Ugualmente esaustiva e rivelatrice, la composizione Miraggi rivela le due facce della stessa medaglia: un gabbiano, pensiero felice che si libra in una sinestesica sinfonia blu, ed un altro, suo alter ego, accovacciato nel grigiore di una ciminiera fuligginosa.

 

Alessandra Bellani

IMG_7787 foto quadro LEGAMI -molly.jpg
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IMG_0212 quadro MARE AMORE COSCIENZA ok1 w.jpg
Alessandra Bellani
Ancora 1
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